Con un evento toccante e, in alcuni frangenti, commovente, la città di Valmontone ha ricordato l’80mo anniversario dei bombardamenti angloamericani che, a cavallo fra il 1943 ed il 1944, rasero al suolo il centro abitato causando 163 vittime civili.
Questa mattina al Teatro Comunale, l’evento organizzato dagli assessorati alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione ha coinvolto decine di cittadini ed oltre 130 ragazzi delle scuole cittadine di ogni ordine grado che hanno attivamente partecipato alla costruzione di un percorso ideato per essere una sorta di “passaggio di testimone generazionale, volto a preservare il ricordo e a tramandare alle nuove generazioni ciò che è stato.
Il ricordo dei lunghi e difficili mesi vissuti dai valmontonesi fra l’8 settembre 1943 ed il 2 giugno 1944 è rivissuto nel video creato dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “via Gramsci”, nei brani musicali suonati dall’orchestra della scuola secondaria di primo grado “Giacomo Zanella” e nelle testimonianze interpretate dagli alunni della scuola secondaria di primo grado “Cardinale Oreste Giorgi”.
A condurre il viaggio Lorella Lumia, che si è avvalsa dei contributi del dottor Stanislao Fioramonti, autore del volume “Valmontonesi in guerra” (con cui ha ricostruito il dramma della città attraverso una preziosa opera di recupero delle testimonianze dei sopravvissuti) e di Alberico Piacentini, appassionato di storia e costumi locali, che dai racconti di guerra ascoltati dai più anziani ha tratto toccanti poesie originali, alcune delle quali in dialetto Valmontone.
Subito dopo la cerimonia, i partecipanti si sono recati in corteo alla Scalinata Vittime civili, dove è posta la lapide con i nomi di 157 delle 163 vittime dei bombardamenti.
Qui gli studenti hanno donato alla memoria di ogni vittima, un papavero realizzato dal Centro Sociale Anziani “Paolo Brizzi”
Per i lutti e le distruzioni subite, il 9 maggio 1960 la città venne insignita, con Decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, della medaglia d’argento al valor civile con la seguente motivazione: “Sopportava, con impavida fierezza, numerosi bombardamenti aerei che distruggevano la maggior parte dei suoi edifici e procuravano la morte di 157 dei suoi figli migliori, mai piegando davanti all’invasore in armi, né dubitando nei migliori destini della Patria”.
Al seguente LINK, il video realizzato dagli studenti dell’IIS “Via Gramsci.