Descrizione
Un 2 giugno diverso dal solito, eppure con tante similitudini con lo stesso giorno del 1946. Allora il Paese usciva da una dittatura e da una guerra che avevano causato sofferenze, morti e distruzioni. Oggi la nostra Italia è una nazione alle prese con i lutti e le incertezze provocate dal Coronavirus.
A tracciare un parallelo fra il 1946 ed il 2020 è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio per la Festa del 2 giugno. Il coronavirus, scrive il Presidente, è «un incubo globale che dobbiamo superare con la volontà di un nuovo inizio». E la ripartenza, civile ed economica, deve avvenire vedendoci tutti insieme, come riuscimmo a fare con la nascita della Repubblica nel 1946. Cioè «superando le divisioni che avevano lacerato il Paese» e «convergendo nella condivisione di valori e principi su cui fondammo la nostra democrazia». Come allora dobbiamo ritrovarci «legati da un comune destino in quella unità morale che è stata il vero cemento che ci ha tenuti insieme».
Buona Festa della Repubblica alla nostra Patria e a tutti gli italiani. #celafaremo