A partire da lunedì 8 novembre 2021, in Italia sono entrate in vigore le nuove regole per la gestione dei casi positivi al Coronavirus nel mondo della scuola.
Il ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole il protocollo con le nuove indicazioni corredato da una circolare con le spiegazioni tecniche per i presidi.
Ci sarà una procedura “standardizzata”, si precisa nella circolare firmata dal direttore generale della prevenzione sanitaria e dal capo dipartimento dell’Istruzione.
Innanzitutto il protocollo prevede provvedimenti – di responsabilità dell’autorità sanitaria – diversi a seconda della fascia d’età degli alunni e dello status vaccinale.
In presenza di un caso positivo, i compagni di classe dovranno fare un test il prima possibile e se il risultato è negativo si potrà rientrare a scuola.
Inoltre, dopo cinque giorno, dovranno effettuare un nuovo test.
Nel caso in cui i positivi siano due, i vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi faranno la sorveglianza con testing, mentre i non vaccinati direttamente la quarantena. Nel caso di tre positivi invece andrà in quarantena tutta la classe.
Un caso ancora diverso è quello dei servizi dell’infanzia: per i più piccoli è previsto un test immediato e una quarantena di dieci giorni, al termine dalla quale si dovrà effettuare un nuovo test.
Infine, il preside deve sospendere «in via eccezionale ed urgente» le lezioni solo nel caso in cui le autorità sanitarie «siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente».
Si agirà in base ad una serie di indicazioni predeterminate, dettate dalla circolare: informa la Asl, individua i «contatti scolastici» e per loro sospende temporaneamente le lezioni, «trasmette ai contatti scolastici le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP» e «segnala al DdP i contatti scolastici individuati».