Il 20 Novembre è una data che racchiude il lungo percorso svolto per garantire la tutela dei più piccoli, elementi fragili ma preziosi della nostra società.
Una data in cui tutto il mondo celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sanciti il 20 novembre 1989 con l’approvazione da parte dell’ Assemblea generale delle Nazioni Unite della convenzione sui diritti dell’ infanzia in cui veniva finalmente sancito che tutti i bambini hanno gli stessi diritti, senza discriminazioni di razza, credo e nazionalità e, soprattutto, garantisce tutela e protezione.
Da quel 20 novembre cambia per tutti il modo di vedere infanzia e adolescenza: i bambini diventano soggetti a cui sono riconosciuti universalmente dei diritti giuridici come ad esempio il diritto al nome, alla salute, ad una corretta alimentazione, all’istruzione, alla sopravvivenza.
Nonostante vi sia un generale consenso, sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi, anche nel nostro Paese, troppi bambini e adolescenti sono vittime di violenze o abusi, sono discriminati, emarginati oppure vivono in condizioni di grave trascuratezza.
È per questo che è importante affermare che il grado di civiltà e sviluppo di una società si misura in base alla capacità che essa ha di promuovere e difendere i diritti dei più fragili, di chi è incapace di tutelarsi autonomamente, in primo luogo dei bambini e dei ragazzi. È necessario garantire loro opportunità, protezione e un futuro.
“Il 20 novembre – afferma l’assessore Laura Mujic – deve quindi offrire a ciascuno di noi un punto di partenza stimolante per sostenere, promuovere e celebrare i diritti dei bambini attraverso dialoghi e interventi, al fine di costruire un mondo migliore per i bambini”.
“Dopo 34 anni – aggiunge il sindaco Veronica Bernabei – la Convezione dell’Onu per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è ancora attualissima e fondamentale per ricordarci, sia come istituzioni che come singoli, che deve essere massimo l’impegno affinché si rispettino i principi fondamentali del diritto alla vita, alla non discriminazione, all’ascolto e il rispetto del superiore interesse del bambino. Iniziative come questa servono a rimettere al centro un tema così importante”.